Mastopessi & Mastoplastica Additiva
Principali caratteristiche e differenze degli interventi di Chirurgia Estetica: Mastopessi e Mastoplastica Additiva.
Molto spesso mi viene chiesta la differenza tra un intervento di Mastopessi ed uno di Mastoplastica Additiva. Vediamo assieme quali sono le principali differenze e quali caratteristiche contraddistinguono questi interventi di Chirurgia Estetica.
La Mastoplastica Additiva è un intervento di chirurgia estetica nel quale vengono utilizzate delle protesi in silicone con lo scopo di aumentare il volume del seno.
La Mastopessi, invece, è un intervento di Chirurgia Estetica nel quale si solleva un seno ptosico, cioè che è sceso.
La Mastopessi, a volte, prevede anche l’utilizzo della protesi e diventa quindi una Mastopessi con Mastoplastica Additiva. Questo accade se il seno, oltre ad essere sceso (dunque ptosico), è anche svuotato. Pertanto, oltre a sollevarlo, si rende necessario aumentarlo per migliorare il tono e la forma.

Mastopessi “Round Block”
La forma di Mastopessi con le cicatrici più corte, che però prevede anche l’utilizzo di una protesi, è la Mastopessi “Round Block”.
In questa metodica viene disepitelizzata una striscia di cute attorno al capezzolo. L’area interessata può avere varie altezze, dipende da quanto il capezzolo è sceso rispetto al solco mammario.
Questa metodica viene applicata per delle ptosi modeste. Per ptosi più “severe” la tecnica Round Block non può essere applicata.

Mastopessi con cicatrice verticale
Un’altra forma di Mastopessi, sempre con una cicatrice sufficientemente corta, è la Mastopessi con Cicatrice Verticale.
Anche in questa metodica, si rende necessario l’inserimento di una protesi per recuperare del tessuto che altrimenti non sapremmo come scaricare.

Mastopessi con cicatrice “L” o “T”
Se la ptosi è molto grave, cioè il seno è molto sceso, si dovrà ricorrere ad una Mastopessi con una cicatrice ad “L” o addirittura a “T” rovesciata.
L’importante è contenere il braccio della T, soprattutto quello che potrebbe sporgere dal decolté, all’interno del solco mammario.
È fondamentale, dunque, fare il disegno e prendere le misure in modo molto accurato per poter poi rimanere entro i limiti disegnati.
Non sempre è necessario utilizzare una protesi, a volte nei seni molto molto grandi oltre che sollevarli dobbiamo anche ridurli. In questo caso la cicatrice è comunque una T rovesciata e parleremo di Mastopessi Riduttiva.
Chiaramente è necessario fare una visita pre-operatoria molto accurata, durante la quale andremo a valutare l’elasticità del tessuto e andremo a prendere le misure per vedere la discesa del capezzolo al di sotto del solco mammario. Questo è indispensabile per decidere che tipo di intervento eseguire.
Mediamente un intervento ha una durata che si attesta tra 1,30 ore per una Mastopessi Round Block fino a 3 ore per una Mastopessi a T.
Per avere un’idea di quale sia la problematica e di come risolverla, è necessario prenotare una visita dal vostro chirurgo di fiducia. Solo in questo modo potrete capire quali sono le modalità dell’intervento più adatto al vostro caso.
Buongiorno a tutti, sono il Dott. Bruno Rizzuto, chirurgo estetico dal 1988. Direttore sanitario della clinica dr Day Surgery di Padova, dove svolgo la mia attività.