OTOPLASTICA
Eliminare l’effetto “Orecchie a Sventola”
Le anomalie anatomiche che caratterizzano l’orecchio del paziente, che si rivolge al chirurgo per un intervento di otoplastica, sono l’eccesso di cartilagine concale ed una scarsa visibilità della piega dell’antelice.
Quindi, durante l’operazione dobbiamo andare a ridurre l’eccesso di conca ed accentuare le pieghe anatomiche dell’antelice, così da eliminar il famoso effetto “orecchie a sventola”.
L’incisione viene eseguita posteriormente, quindi retro-auricolare, attraverso la quale arriviamo a visualizzare tutta la cartilagine concale. Andremo quindi ad asportare una losanga di questa cartilagine, che risulta essere in eccesso.
Chiaramente i bordi della losanga, successivamente, verranno suturati. Inoltre, applicando 3 o 4 punti a materassaio con un materiale non riassorbibile, ad esempio si può usare il Mersilene bianco, riusciamo a ricreare la piega dell’antelice, sempre lavorando posteriormente.
È una metodica abbastanza veloce e relativamente semplice, alla fine della quale riusciremo ad ottenere un’anatomia dell’orecchio molto buona. Infine, verrà asportata un po’ di cute posteriore in eccesso e poi applicata una medicazione.
La medicazione verrà rimossa dopo circa 7 – 10 giorni, assieme alle suture posteriori.
Chiaramente i bordi della losanga, successivamente, verranno suturati. Inoltre, applicando 3 o 4 punti a materassaio con un materiale non riassorbibile, ad esempio si può usare il Mersilene bianco, riusciamo a ricreare la piega dell’antelice, sempre lavorando posteriormente.
È una metodica abbastanza veloce e relativamente semplice, alla fine della quale riusciremo ad ottenere un’anatomia dell’orecchio molto buona. Infine, verrà asportata un po’ di cute posteriore in eccesso e poi applicata una medicazione.
La medicazione verrà rimossa dopo circa 7 – 10 giorni, assieme alle suture posteriori.
Il principale rischio di quest’intervento è una piccola percentuale di recidiva della piegatura dell’antelice, dovuta alla presenza di una cartilagine molto sottile ed un po’ delicata che potrebbe essere arata dai punti. Questa percentuale di recidiva si aggira attorno al 20%. Una volta che il tutto si è incollato, compattato e cicatrizzato questo rischio non si presenterà più.
La guarigione completa avrà bisogno delle solite 8 – 10 settimane. Infatti, l’orecchio si deve rimodellare, sgonfiare e devono andare via le ecchimosi. Sarebbe ideale portare una fascetta, per almeno un mese, durante la notte e fintanto che si è a casa per tenere le orecchie vicino alla testa per ridurre i rischi di recidiva.
Sicuramente, i primi giorni dopo l’intervento, ci sarà un po’ di dolore e potrebbe esserci anche del sanguinamento, dato che l’orecchio sanguina facilmente. Comunque, tutto sommato, l’otoplastica è un intervento tranquillo e ben gestibile, anche in anestesia locale.